Brutti ma buoni, differenze tra Regioni e ricetta siciliana

Brutti ma buoni in tutta Italia

L’occhio vuole la sua parte, ma è anche vero che la bellezza spesso inganna, anche in cucina! Scopriamo allora insieme i “Brutti ma buoni”  dei dolcetti conosciuti in tutta Italia e realizzati in ogni Regione con qualche differenza. Vi sono infatti molte varianti con l’aggiunta di mandorle, pistacchio, pinoli o altra frutta secca, con gocce di cioccolato, al cocco o con differenti aromi.

Il sapore dei biscotti brutti ma buoni alle nocciole è indimenticabile. Hanno un gusto  di nocciola tostata, ma anche un po’ di caramello. E il profumo è paradisiaco.

Brutti ma buoni piemontesi e toscani

In Piemonte abbiamo i brut e bon”: dolcetti alle nocciole dalla forma irregolare nati con molta probabilità a Gavirate, in provincia di Varese, nel 1878 nell’antica pasticceria di Costantino Veniani, il quale ottenne per questa ricetta dal Ministero agricoltura industria e commercio del Regno d’Italia l’attestato di “privativa industriale” (una sorta di brevetto dell’epoca). I brut e bon vantano tra i propri estimatori Giuseppe Verdi, Giosuè Carducci e la regina Elena di Savoia, della quale si narra che facesse tappa a Gavirate proprio per acquistare gli irresistibili dolcetti.

Un’altra regione dove i brutti ma buoni sono molto apprezzati è la Toscana, nella zona di Prato, dove sono conosciuti come “Bruttiboni” o “Mandorlati di San Clemente”, e vengono preparati con sole mandorle dolci e amare e aromatizzati con scorza di limone.

Brutti ma buoni siciliani

E in Sicilia?  Esistono anche i brutti ma buoni siciliani dei dolci  preparati rigorosamente con gli avanzi di altri dolci, e poi glassati. I brutti ma buoni siciliani si chiamano anche “croccantini di Tortorici” e per farli vengono usate le buonissime nocciole dei Nebrodi. Questi biscotti sono completamente senza glutine e senza lattosio. Usare nocciole di qualità per i brutti ma buoni siciliani è indispensabile dato che gli ingredienti sono solo 4, in caso contrario il risultato non sarà ottimale!

Un consiglio? Tritate a granella due terzi delle nocciole, e un terzo tritatelo grossolanamente con il coltello. Così avrete un bel gioco di consistenze all’interno del biscotto

Preparare i brutti ma buoni con ricetta siciliana è abbastanza facile:

INGREDIENTI (CIRCA 20 BISCOTTI):

  • 150 grammi di albumi
  • 200 grammi di zucchero semolato
  • un cucchiaio di estratto di vaniglia Bourbon biologico o i semi di una bacca di vaniglia Bourbo
  • 350 grammi di nocciole dei Nebrodi
  • un pizzico di sale

PROCEDIMENTO

Tritare due terzi delle nocciole nel mixer, in modo da ottenere una granella di medio spessore (non una farina), e tritare grossolanamente al coltello il resto delle nocciole.

Montare gli albumi con lo zucchero, il sale e la vaniglia fino a ottenere il classico composto da meringhe: una neve ferma, lucida e tanto soda da formare delle punte che restano rivolte verso l’alto quando si solleva la frusta. Se avete la planetaria è il momento di usarla, altrimenti potete utilizzare le fruste elettriche: per ottenere un composto gonfio e sodo dovrete montare per almeno 20 minuti.

Unire alla meringa la granella di nocciole e le nocciole intere, e amalgamare tutto al composto usando una spatola. Versare il composto in una pentola di acciaio dal fondo spesso e cuocere a fuoco basso finché il composto non avrà cambiato colore e consistenza, diventando brunito e denso.

Preriscaldare il forno a 120 gradi statico. Rivestire una teglia da forno di carta forno. Disporre sulla teglia dei mucchietti di impasto della dimensione che preferite (non aumentano di volume in cottura, così come non aumentano le meringhe) usando due cucchiai e inumidendoli di tanto in tanto per fare scivolare meglio il composto. Cuocere per 50 minuti o finché i biscotti, sollevandoli, non vi sembreranno molto leggeri: questo vorrà dire che si sono asciugati perfettamente all’interno. Nel caso in cui vi sembrassero ancora umidi, prolungate ancora la cottura, sempre a 120 gradi e a forno statico. Conservate i biscotti brutti ma buoni in una scatola chiusa ermeticamente, vedrete che si manterranno fragranti a lungo.

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